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La radionica
E’ una branca raffinata e specialistica della radioestesia medica, che comprende anche il campo della teleradioestesia. Lo scopritore che coniò il termine fu il dottor Albert Abrams, geniale neurologo americano che all’inizio del secolo scorso, dimostrò come l’origine della malattia non fosse da ricercare solo nei processi a livello cellulare, ma anche nel comportamento vibrazionale della struttura atomica del corpo umano. Dopo una prima fase eminentemente elettrica (trattamenti radionici a contatto con il paziente utilizzando correnti elettriche come portanti, in parte già utilizzate dallo scienziato G. Lakhovsky), la radionica si allontana da questa impostazione per divenire una disciplina che tratta “ a distanza”, utilizzando i testimoni dei pazienti e senza…
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I Testimoni radioestesici:
Nella cultura radioestesica viene definito testimonio un corpo o un oggetto che si tiene in mano, o che si tocca con la mano, o che si pone all’interno di un pendolo per testimoni durante la ricerca radioestesica o rabdomantica, che emani la stessa vibrazionalità di quello cercato, analizzato o studiato anche a molta distanza dal corpo dell’operatore. Con questo contatto biofisico il ricercatore, per effetto di risonanza, riesce così ad individuare ciò che ricerca. Ad esempio nell’indagine di persone scomparse attraverso una ricerca teleradioestesica su carte topografiche, si possono utilizzare come testimoni foto recenti, capelli o altri materiali biologici del soggetto, lo stesso avviene a distanza per la ricerca di…
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L’energia orgonica:
Il termine orgone deriva da orgasmo dell’uomo e della natura. Lo scopritore che diede il nome a questa energia fu lo scienziato Wilhelm Reich, autore di numerosi saggi di psicoanalisi e inventore della ingegneria e della fisica orgonica, che costruì accumulatori in grado di produrre e di trasmettere questa forza anche per la cura delle malattie dell’uomo. Con altri straordinari esperimenti riuscì a produrre il fenomeno della pioggia, a deviare gli uragani, a diradare la nebbia o far cessare piogge torrenziali mediante la produzione di energia orgonica con tecniche di Cloudbusting mediante l’utilizzo del Cloudbuster. W.Reich definì anche che nell’uomo la potenza orgastica è lo scarico del corpo dell’eccesso di…
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Il pendolo radioestesico
Il pendolo non è altro che un peso legato all’estremità di un filo tenuto fra le dita e come tutti gli strumenti radioestesici non ha alcun riferimento con tutto ciò che riguarda la magia. Esso riceve dal sistema nervoso dell’operatore il riflesso di movimenti inconsci e quindi dà ad esso le indicazione di ciò che ricerca. Viene impiegato per ricerche di varia natura (ad esempio scoprire acque sotterranee, tombe antiche, minerali nascosti nel sottosuolo) e, mediante l’impiego dei quadranti, per quantificare le energie sottili di vari corpi o sostanze. I pendoli possono variare molto nella loro forma e ogni radioestesista sceglie il suo in funzione delle sue attitudini. i pendoli…
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L’ antenna del Dott. Hartmann
Il Dott. Hartmann, dell’Università tedesca di Haidelmberg, costruì per i suoi allievi un’antenna radioestesica, che permettesse di individuare i reticoli della terra e i relativi nodi (Hartmann) da lui scoperti. Si tratta di una spira di materiale conduttore di rame o ottone, che ha la caratteristica di formare un circuito radionico chiuso, e divenire quindi un induttore naturale di energia tellurica, che può essere impiegato nelle ricerche radioestesiche e geobiologiche.
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La Verga rabdomantica
L’etimologia della parola Rabdomanzia deriva dal greco rabdos (bacchetta, verga) e manteia (divinazione, oracolo, predizione) usata già nell’antichità dal poeta Omero che ne dava il significato di divinazione con la bacchetta. E’ evidente che già a quei tempi la Grecia conosceva questa disciplina e la riteneva atto divinatorio per sacerdoti. La verga rabdomantica è normalmente di legno di nocciolo o di olmo e in altri casi di acciaio.La sua estremità a punta è lunga 5 cm e le due branche di 30 cm l’una.Nel caso sia di legno va colta con un diametro di circa 8-10 mm. I movimenti della verga sono determinati da delle reazioni neuromuscolari condizionate dalle frequenze…
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Il biotensor o biotester
Il Biotensor (o biotester) è uno strumento radioestesico molto sensibile, che viene impugnato come nelle foto riportate qui a fianco.Il suo funzionamento prevede delle oscillazioni della parte terminale. Questi movimenti possono certificare varie risposte radioestesiche, mediante la convenzione mentale dell’operatore, permettendo ad esso di decodificare e riconoscere le radianze di ciò che egli ricerca. È un’antenna che presenta varie forme; il biotensor tradizionale ha un manico di 14 mm di diametro collegato ad un filo armonico di diametro 1,5 mm e lungo 20 cm, che termina saldato ad una spirale (circuito di radionica) di materiale conduttore, conformato da un dischetto di varie misure.
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I quadranti radioestesici
Aristide Viero ed Enrico Rudelli hanno preso spunto dal Biometro Bovis per realizzare la Scala (o Biometro) Viero-Rudelli. Serve all’operatore radioestesista per testare e riconoscere tutte le radianze e le frequenze emesse da ogni corpo o materia esistente sulla terra.
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Gli strumenti radioestesici
Nella pratica radiestesica gli strumenti sono parte integrante della sensibilità dell’operatore. E ne abbiamo piena conoscenza che venivano già impiegati 4.500 anni fa, molti sono riportati nelle teche del Cairo. L’esercizio e l’utilizzo prolungato degli strumenti radiestesici crea una sensibilità maggiore dell’operatore che si manifesta nella sua spiritualità e nella sua consapevolezza, tanto che in certi casi è in grado di stabilire questo contatto semplicemente con il corpo con le mani o in medianità. Il radioestesista utilizza normalmente per le sue ricerche pendoli, verghe rabdomantiche e biotester. Questi strumenti non sono altro che degli amplificatori delle sue reazioni mentali e neuromuscolari, e a seconda della convenzione che egli ha stabilito…
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Le specializzazioni della radioestesia
La radioestesia è un strumento di indagine, che si divide in varie tipologie di applicazione e ricerca diversificate e che presentano per l’operatore la necessità dell’apprendimento di tecniche specifiche per ogni settore. Così come per la pratica delle geobiologia è necessario saper rilevare le molteplici radianze telluriche o per la radionica conoscere la valenza vibratoria dei circuiti utilizzati e saper operare a distanza.