Il ciclo dei seminari,  La cromoterapia radioestesica

La cromoterapia radioestesica

L’oggetto delle medicine tradizionali e complementari è l’uomo stesso nella sua globalità inscindibile dall’ambiente nel quale vive e dalla sua religione, e fin dall’antichità si trovano sorprendenti concordanze tra le varie denominazioni d’energia nel mondo: il prana indiano, il Qi cinese, il pneuma greco, ecc.

Dall’anatomia vibrazionale umana, sappiamo che l’essere è composto da più corpi sottili nei quali si svolge una circolazione energetica, e quindi per curare certe malattie sono indispensabili degli elementi radianti.

Uno di questi, energetico e vitale, è il colore, dal quale deriva la cromoterapia (cioè curarsi con i colori). Infatti i colori sono legati a degli effetti biologici nelle alterazioni tra luce e la materia mediante l’emissione di onde elettromagnetiche, che con le loro particelle (fotoni o quanti), provocano un contenuto energetico di radianze.

Per tale ragione ne deriva che una radiazione di qualsiasi colore è composta da due ”entità” fondamentali: la lunghezza d’onda e l’energia, che si possono enunciare con la seguente formula di Eistein:

E= h x V

dove E= energia del fotone; h= costante di Plank; V= frequenza di radiazione elettromagnetica.

Pertanto le emissioni quantiche sono composte dai colori primari che sono il rosso, il giallo, il blu i quali non derivano dalla composizione di altri colori, e che se miscelati tra loro formano i secondari:

giallo + rosso = arancione; rosso + blu = viola; blu + giallo = verde

che a loro volta creano i complementari. E dato che essi emettono determinate frequenze, possono per l’effetto di risonanza dare alle cellule umane degli stimoli importanti mediante il loro irraggiamento che viene così assorbito dal corpo.

Quindi questa ”energia pura” può essere accolta dal nostro stato generale con il potere di curare un male o ripristinare l’organismo dal punto di vista biofisico più elevato, anche stimolando i chakras che reagiscono ognuno con un suo relativo colore.

E così i trattamenti di cromoterapia possono aumentare la produzione di globuli rossi o stimolare i bianchi, o alzare o abbassare la pressione sanguigna, o rendere inoffensivi certi batteri, stabilizzare il metabolismo ed altro.

Per rilevare il colore ottimale per la cura delle malattie umane o dell’ambiente, si possono impiegare dei test radioestesici che permettono di misurarne le frequenze da loro emesse e sceglierle e confrontarle con le specifiche ottimali per i bisogni del corpo umano; anche con le eventuali tempistiche di esposizione alle lunghezze d’onda dei colori.

Per saperne di più potete consultare il testo di Cromoterapia di Aristide Viero – Edizioni Delfino