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Il biotensor o biotester
Il Biotensor (o biotester) è uno strumento radioestesico molto sensibile, che viene impugnato come nelle foto riportate qui a fianco.Il suo funzionamento prevede delle oscillazioni della parte terminale. Questi movimenti possono certificare varie risposte radioestesiche, mediante la convenzione mentale dell’operatore, permettendo ad esso di decodificare e riconoscere le radianze di ciò che egli ricerca. È un’antenna che presenta varie forme; il biotensor tradizionale ha un manico di 14 mm di diametro collegato ad un filo armonico di diametro 1,5 mm e lungo 20 cm, che termina saldato ad una spirale (circuito di radionica) di materiale conduttore, conformato da un dischetto di varie misure.
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I quadranti radioestesici
Aristide Viero ed Enrico Rudelli hanno preso spunto dal Biometro Bovis per realizzare la Scala (o Biometro) Viero-Rudelli. Serve all’operatore radioestesista per testare e riconoscere tutte le radianze e le frequenze emesse da ogni corpo o materia esistente sulla terra.
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Gli strumenti radioestesici
Nella pratica radiestesica gli strumenti sono parte integrante della sensibilità dell’operatore. E ne abbiamo piena conoscenza che venivano già impiegati 4.500 anni fa, molti sono riportati nelle teche del Cairo. L’esercizio e l’utilizzo prolungato degli strumenti radiestesici crea una sensibilità maggiore dell’operatore che si manifesta nella sua spiritualità e nella sua consapevolezza, tanto che in certi casi è in grado di stabilire questo contatto semplicemente con il corpo con le mani o in medianità. Il radioestesista utilizza normalmente per le sue ricerche pendoli, verghe rabdomantiche e biotester. Questi strumenti non sono altro che degli amplificatori delle sue reazioni mentali e neuromuscolari, e a seconda della convenzione che egli ha stabilito…